Sunday, April 13, 2008

22 MARZO 2008
VIGILIA DI PASQUA CON I MAASAIE sono riuscita a far vedere a Tony i Maasai in occasione della cena per l'Associazione Massimo Gaia!
I masai – più propriamente maasai nella loro lingua - sono un popolo nilotico che vive sugli altipiani a cavallo tra Kenya e Tanzania. Sono tradizionalmente pastoralisti, la loro cultura gravita attorno la cura del bestiame, hanno una struttura patriarcale, e gli anziani hanno potere decisivo quasi assoluto per quanto riguarda gli affari comunitarisono monoteisti e credono in Enkai, Dio che si rivela con colori diversi a seconda dell’umore: Dio è nero (narok) quando bonario, rosso (nanyokie) quando irritato. L’unità centrale della società masai è data dal gruppo di età. I bambini sono considerati veramente tali dopo una settimana circa dalla nascita, momento scandito dalla cerimonia del nome. È il padre a dare il nome ai figli, a volte la madre da o suggerisce il nome delle figlie. Non hanno strumenti musicali: il canto è sempre a cappella, senza accompagnamento musicale, le canzoni accompagnano la danza, normalmente una serie di salti fatti a turno dagli uomini, le donne muovono il collo in avanti e indietro, emettendo dei suoni che risultano sincopati e cantano canzoni mentre lavorano, specialmente alla mungitura, all’allattamento, e per lodare i propri figli. Oggi molti masai vestono usando due teli di cotone leggero che dalla spalle si incrociano sui lombi. Qui viene posto un terzo telo a coprire il bacino. Il tutto è fissato da una cintura di cuoio. Alla cintura è fissata una spada corta. Su questo vestito, i masai portano la shuka. Le donne preferiscono portare delle tuniche di colore blue, rosso o nero – il colore può indicare lo status sociale - a due strati.
Ora vi chiederete perchè tutto questo...dopo la perdita di Massimo, un mio compagno di università e amico, i genitori hanno fondato l'Associazione che si occupa di aiutare questi popoli fornendo loro quanto necessario per studiare, vestirsi, mangiare, insomma per vivere! Se ne volete sapere di più visitate il sito www.associazionemassimogaia.com